La storia di
San Severino

San Severino Marche è una bella cittadina di 12.000 abitanti, che conserva intatte testimonianze storiche ed artistiche di grande rilievo, oltre che rappresentare una vivace realtà culturale, industriale, artigianale ed agricola della fascia medio collinare della provincia di Macerata.

Le sue origini risalgono all'antica cittadina romana Septempeda che fu distrutta da Totila nel 545. La città fu poi ricostruita divenendo San Severino in onore del suo vescovo. Dopo il dominio della Chiesa, fu comune libero di parte ghibellina nel 1300. Passò sotto il dominio degli Smeducci, poi sotto quello degli gli Sforza fino al 1445 in cui tornò stabilmente sotto il controllo del Papa, seguendo le vicende storiche della regione sino ai giorni nostri. 

La Città e i suoi tesori

La piazza e i musei

Centro della città è la bellissima Piazza del Popolo, sorta nel XIII secolo, di forma ellittica, successivamente rimodellata da interventi architettonici sino ad assumere la conformazione attuale. E' unanimemente considerata una delle più belle piazze d’Italia.

La città vanta tre importanti strutture museali: la Pinacoteca civica "Tacchi Venturi", il Museo archeologico "Giuseppe Moretti" e il MARec, Museo dell'arte recuperata, che raccoglie capolavori d'arte degli edifici dell'alto maceratese danneggiati dal terremoto 2016. 

La Città e i suoi dintorni

I colli di San Severino

Il territorio di San Severino è il più esteso della regione e in tutte le stagioni offre spunti per passeggiate ed escursioni attraverso un paesaggio tipico dell'entroterra marchigiano.

Elcito, il Tibet delle Marche

Alle pendici del Monte San Vicino, arrampicato su uno sperone roccioso, sorge il più suggestivo borgo incantato delle Marche.

Il castello di Pitino

L'antica torre di avvistamento con borgo fortificato offre un panorama straordinario ed è una meta di fascino, misteri e leggende.